mercoledì 18 dicembre 2013

Le Banconote e La Sovranità Ritrovata

Ciao a tutti, desidero condividere una folgorazione che ho avuto stamattina relativamente alle banconote, alla loro origine ed al loro significato, vi pregherei un piccolo sforzo per leggere attentamente questi brevi paragrafi di storia monetaria che seguono.

Le Origini (Dal Sito BAnca di italia)

“All'indomani dell'unificazione politica del 1861, l’Italia era economicamente arretrata rispetto ai maggiori paesi europei: il prodotto pro capite era meno della metà di quello inglese, poco più della metà di quello francese. Il sistema bancario era composto da piccole ditte individuali, da pochi istituti pubblici e da alcune banche di emissione; scarsa era la circolazione di carta moneta.
 
Le banche di emissione si erano affermate negli Stati preunitari nella prima metà dell’Ottocento. L’Italia unita ebbe una moneta unica (la lira italiana, link in calce La lira italiana dopo il 1861, creata con la legge Pepoli del 1862) ma una circolazione cartacea spezzettata, perché quasi tutti gli istituti operanti nei vecchi Stati mantennero la facoltà di emettere biglietti nel nuovo regno. Al Nord la Banca Nazionale nel Regno d'Italia (che veniva dalla fusione fra la Banca di Genova e la Banca di Torino); al Centro la Banca Nazionale Toscana, affiancata nel 1863 dalla Banca Toscana di Credito per le Industrie e il Commercio d'Italia; al Sud il Banco di Napoli e il Banco di Sicilia. Quando, dopo l'annessione di Roma nel 1870, la Banca degli Stati pontifici divenne Banca Romana, gli istituti di emissione diventarono sei.
 
Tutte le banche menzionate emettevano biglietti in lire convertibili in oro, e operavano in concorrenza fra loro. Due di esse erano pubbliche, Banco di Napoli e Banco di Sicilia, le altre private, ma vigilate dallo Stato. Il corso forzoso (cioè la non convertibilità), imposto nel 1866, fece in modo che la circolazione di moneta cartacea superasse quella metallica.

Nel 1874 fu varata la prima legge organica dello Stato italiano sull’emissione cartacea: indicando espressamente i sei istituti autorizzati, essa introdusse un oligopolio legalizzato e regolato. Non si realizzò dunque una banca unica, soprattutto per la forza degli interessi regionali che non volevano privarsi di una banca di emissione locale.
 
Data la scarsa diffusione dei depositi bancari, la fonte principale di risorse per effettuare il credito bancario era costituita proprio dall’emissione di biglietti: in pratica, accettando i biglietti di banca, il pubblico faceva credito agli istituti di emissione, e questi potevano far credito ai propri clienti. Soltanto negli anni Settanta cominciarono ad affermarsi banche non di emissione (cioè simili alle banche che tutti conosciamo), come il Credito Mobiliare e la Banca Generale, a respiro nazionale e con contatti internazionali. “
 
Dobbiamo quindi cercare di fare un leggero sforzo abbandonando le nostre pre-cognizioni.
 
Diciamo che la Lira è la valuta a corso legale, questa è convertibile in oro sino al 1866.
 
Ma che cosa è la valuta a corso legale?
 
Valuta a corso legale è quello strumento emesso dallo Stato utilizzato quale titolo di pagamento, innanzitutto, il conio metallico, le monete.
 
Poi ci sono i biglietti di Stato recanti menzione:

 
(1) Emessi da Repubblica Italiana,(5) Biglietto di Stato a Corso Legale, sottoscritto da (2) Tesoro, dal (3) Cassiere e dalla (4) Corte dei Conti.
 
I Biglietti di Banca o Banconote invece sono emessi da (1) Banca di Italia, (2) sono pagabili a vista al portatore e (3) sono sottoscritti dal Governatore e dal Cassiere della Banca.
Che cosa è allora la banconota? E’ una promessa di pagamento pagabile a vista al portatore in monete od in biglietti di Stato!
 
Come dice il sito di Banca di Italia è il popolo che, accettando le banconote, fa credito alla banca! E qui il gioco delle forze si ribalta! Come diceva Auriti è il Popolo che accettandolo riconosce valore allo strumento monetario!
 
Resta il fatto che danaro a corso legale sono gli strumenti emessi dallo Stato (in monete od in biglietti), le banconote invece sono delle promesse che emette la Banca dichiarando che essa possiede, a sua volta, monete o biglietti di Stato che la banconota rappresenta e che la banca si dice disponibile a consegnare fisicamente al portatore della banconote qualora ne facesse richiesta.
 
Direte voi, che differenza fa? Gli rendo un biglietto dal 1.000 e me ne danno due da 500, è solo una scocciatura occupano più spazio!
 
La differenza, invece, è enorme, le 1.000 lire sono un prestito che fa alla banca chi accetta tale pezzo di carta, confidando che essa abbia la copertura per ripagare tale prestito ! Nessuna differenza farebbe se oggi stampassi un pezzo di carta su cui scrivessi: “vale 1.000 lire che consegnerò a chiunque venga a casa mia a richiederle, firmato Mario Rossi” e le consegnassi ad Elia, questi, accettando quel pezzo di carta, mi farebbe credito.
 
Conclusioni
 
Portando questo ai tempi di oggi vorrebbe dire che si potrebbe andare in banca con 100 euro e chiedere 100 euro in monete metalliche coniate dagli Stati Membri aderenti alla EU: Danaro “vero”!
 
Ma questi furbacchioni hanno tolto oggi dalle banconote “pagabili a vista al portatore” rendendo di fatto impossibile la conversione con il conio metallico.
 
Quindi per terminare la Banconota è stata la prima truffa nella quale le persone sono cadute ignorando come funziona il danaro!
 
Ma l’aspetto fondamentale è che una comunità (non un gruppo di individui) possa oggi, nel 2013, accettare delle promesse di pagamento da un membro di essa, riconoscendola valida e meritevole di fiducia (ovvero credito).
 
Questa promessa di pagamento potrebbe circolare all’interno della comunità sino al momento in cui tornerà da chi la abbia emessa che dovrà fare fronte alla promessa consegnando danaro avente corso legale o, qualora il debitore accettasse, beni di valore equivalente (es pane, frutta).
 
La Sovranità Monetaria è già nostra solo che dobbiamo esercitarla in un contesto molto diverso da quello cui siamo abituati.
 
Buona Sovranità a Tutti,
 
Arnaldo Spicacci Minervini 11/02/2013

giovedì 7 novembre 2013

Il loro limite: la nostra forza


E' opinione diffusa che le Banche Centrali siano in completo e totale controllo del Sistema in cui viviamo. La maggior parte delle persone non osa nemmeno mettere in dubbio la loro autorità e  competenza. Esse sono i controllori del danaro ed i tutori delle nostre economie.


Una delle funzioni principali delle Banche Centrali è gestire il costo del danaro. Questo viene appunto "gestito" e non lasciato regolare dal mercato stesso.

Il costo del danaro è stato ridotto sempre di più in questi ultimi anni per arrivare oggi a cifre molto vicine allo zero. Questo per cercare, disperatamente, nuove assunzioni di debito da parte di chi crede di poterlo ripagare in qualche modo nel futuro.

Ma proprio qui sta il loro limite: la Banca Centrale non crea valore, non crea danaro bensì lo presta creandolo dal nulla. 

E per fare questo necessita di un soggetto disposto ad indebitarsi, senza questo soggetto la Banca Centrale nulla può fare, ed è come un "mastro di carte" che, sul marciapiede, con il gioco delle tre carte cerca di abbindolare nuovi polli da spennare.

La Banche Centrali nulla possono fare per "rilanciare" l'economia se non aumentare il debito, ma il debito complessivo ha raggiunto cifre spaventose ed un collasso del debito appare alquanto probabile ogni giorno di più.

In mancanza di nuovi debitori, le Banche Centrali hanno aumentato i propri bilanci (Grafico)

Concludo ricordando che non è il danaro che crea ricchezza, bensì i beni ed i servizi da scambiare. Nel caso questo Sistema si bloccasse avremo molto bisogno gli uni degli altri e di beni e di servizi prodotti sul posto da scambiarci. Siccome saremo tutti nella medesima situazione, questo evento non sarà un problema ma la premessa di un nuovo inizio.

Buon orto a tutti,

Arnaldo Spicacci Minervini
Novembre 2013

giovedì 24 ottobre 2013

La Guerra tra Banche Centrali

Il nostro Sistema Economico è frutto dell’uomo, conoscendone e capendone le regole è “facile “ fare previsioni su che cosa accadrà nel futuro.
 
Attualmente FED (Banca Centrale Americana), BCE (Banca Centrale Europea), BNS (Banca Nazionale Svizzera) stanno adottando politiche per tenere in piedi questo Sistema, come noi lo conosciamo.
La Fed acquista ogni mese circa 85 miliardi di titoli di Stato americani, la BCE ha adottano anch’essa politiche interventistiche, come la BNS.
Questi soggetti possono adottare queste politiche in quanto non soggetti a nessun controllo, vincolo, limitazione di bilancio creando esse stesse ciò che utilizziamo come danaro. Sono i dominatori del mondo finanziario a tutti gli effetti.
Recentemente ci sono stati dei casi di indagine per manipolazione del mercato delle valute a carico di operatori privati. Nessuna menzione però viene fatta ai grandi manipolatori della moneta: FED, BCE e BNS.
Ognuna di queste strategie di intervento sui mercati da parte delle Banche Centrali ha degli effetti immediati e delle conseguenze. Non sempre però le conseguenze vanno nella direzione sperata dai “grandi manipolatori”.
Da più di un anno la Banca Nazionale Svizzera sta intervenendo pesantemente per impedire il rafforzamento del Franco Svizzero rispetto all’euro. Lo fa continuando ad acquistare euro sostenendo così tale mercato (Euro/Franco Svizzero).


 
Banche Centrali sono diventate ufficialmente grandi speculatori
Così come la BCE non contabilizza le perdite di svariati miliardi sulle obbligazioni greche, la BNS per potere eseguire queste operazioni sui cambi è passata da un attivo di 116 miliardi del 2002 ai 500 miliardi del 2012. La composizione è come segue:
 
 
 
Facendo due calcoli, considerando che l’oro era circa 15.000 Franchi al chilo nel 2002 ed oltre 48.000 nel 2012 si capisce come siamo passati da 2 tonnellate di oro nel 2002 ad una tonnellata nel 2012.
 
Siamo anche passati da 50 miliardi di riserve in valute estere alle 435 del 2012. Possiamo presumere che gran parte di questi 435 miliardi sia composto da euro. Riassumendo: negli ultimi 10 anni l'oro detenuto è dimezzato, mentre le valute estere sono aumentate di 9 volte!
 
Considerazioni Finali:
Un euro sempre più forte rende difficile l’esportazione dei prodotti dell’area euro, se invece l’euro perdesse di valore, mentre le aziende europee ne beneficerebbero, la Banca Nazionale Svizzera avrebbe un buco di bilancio da 435 miliardi di Franchi Svizzeri!
Appare chiaro come queste politiche abbiano conseguenze che influenzano la vita di tutti noi, non sempre per il meglio, ma quando a farne le spese sono i cittadini tutto è normale, ci siamo quasi abituati.
Questo Sistema, da tempo in equilibrio precario, si basa sull’inganno grazie alla non curanza dei cittadini ed alla connivenza dei mezzi di comunicazione di massa.
Ma se, ad un certo punto, queste politiche monetarie avessero interessi talmente contrapposti da mettere le Banche Centrali in conflitto tra di loro?
 
Buon orto a tutti,
Arnaldo Spicacci Minervini
Ottobre 2013

mercoledì 17 luglio 2013

Il Presente, il Passato, il Futuro e la Rivoluzione Silenziosa

Pochi riescono a vivere nel Tempo Presente, la maggior parte degli uomini, infatti, vive nel tempo Passato e proietta la propria esperienza - ormai passata - nel Futuro.
 
Questo proiettare serve per contenere l’ansia, la preoccupazione di non essere assolutamente in grado di prevedere che cosa accadrà nel prossimo istante.
 
Da qui l’impossibilità di vivere appieno nel Tempo Presente.
 
Potremmo anche dire che il Tempo non esiste, lo dice la Fisica Quantistica. Il Tempo è la creazione della piccola mente umana per concatenare gli eventi e proiettarsi nel futuro. Ma, mentre nella Natura tutto scorre e fluisce, “naturalmente”, l’uomo invece tenta, in tutti i modi, di controllare e regolare la propria vita e dei propri simili; da qui lo “Stress” ovvero il tentativo di bloccare un flusso naturale, mai uguale a sé stesso, che necessita di apertura per essere accolto, preferendo, invece, chiudersi con il decidere noi stessi che cosa “dovrà accadere dopo”, appunto per riuscire nel continuare a vivere nel domani il proprio passato.
 
Questo Stress è vissuto in questi giorni quasi da tutti. Dai politici nazionali, europei e stranieri come dai banchieri centrali, dai dirigenti delle multinazionali ai piccoli artigiani, dai neolaureati ai liceali, dai professionisti ai disoccupati.
 
Ognuno di noi vuole, infatti, continuare “la propria vita” e chi non la ha ancora, ne desidera una basata sul modello di vita presentatogli dall’esterno.
 
Chiunque abbia compreso che la Società “Moderna” è una sorta di schiavitù, camuffata da una “libertà” di scegliere tutti i prodotti che si desideri acquistare, comprende che la prima forma di Rivoluzione per sganciarsi dal Sistema è l’autonomia. Il non necessitare più prodotti imposti dall’esterno ed inculcatici attraverso i condizionamenti dei mezzi di comunicazione di massa farebbe cadere l’attuale Sistema basato su falsi bisogni.
 
Il potere provvedere alla maggior parte delle proprie necessità, attraverso forme di autoproduzione, individuale o collettiva, di beni di consumo alimentari ma non solo, ci metterebbe in una posizione di forza rispetto ad un Sistema che ci vuole schiavi di sé stesso. E’ una Rivoluzione Silenziosa dove non c’è nessun leader, nessun politico o lobbista che tuteli i nostri interessi. Il Potere tornerebbe all’Individuo.
 
Il Sistema attuale ci mette gli uni contro gli altri, essendo tutti alla ricerca di modi e stratagemmi per ottenere ciò che viene chiamato danaro (che per il 97% è virtuale), siamo tutti impegnatissimi ed affannati per cercare di ottenere qualcosa che non esiste! Da qui la vera natura del danaro di Sistema di Controllo Sociale.
 
Sembra proprio una follia: si lavora diciamo 240 giorni all’anno per qualcosa di irreale e per essere auto-dipendenti dal Sistema che appunto ci parassita di tutte le nostre energie vitali e viviamo nell’attesa di quei 10, 15, 20 giorni di ferie per riprenderci da tutto questo.
 
Il Nuovo Mondo basato sull’Individuo presenterà, invece, il meglio di noi stessi e delle nostre comunità. Tolta la competizione monetaria tra gli individui, spariranno  sia la ricchezza che la povertà per lasciare al loro posto la Solidarietà.
 
Credo che questa che stiamo vivendo sia una fase di transizione, da una Società modellata sul controllo sociale attraverso la pianificazione centralizzata da centri di controllo occulti, ovvero nascosti agli occhi della massa, ad appunto un Mondo Nuovo dove, in quanto nuovo, abbiamo la possibilità, ognuno di noi, di scegliere come realizzarlo.
 
I centri di controllo occulto nulla possono per cambiare un Sistema che si basa sulla Crescita Esponenziale. Il danaro deve crescere, i consumi devono crescere, se ciò non accade il Sistema implode su sé stesso. Ma per fortuna il nostro Pianeta è sempre lo stesso, così il giorno solare ed anche se riuscissero a fare lavorare la gente di notte il Sistema esponenziale attuale arriverà ad un termine, è solo questione di quando ciò accadrà.
 
Occorrerà però disfarsi di tutte le sovrastrutture che abbiamo imparato vivendo nel Sistema stesso. Per potere vivere appieno nel Tempo Presente occorrerà sbarazzarsi da quel passato che ci tiene legati con una corda al collo della quale solo da poco iniziamo a renderci conto.
 
Le banche commerciali private sono quasi tutte tecnicamente fallite, ma esse sono tenute in vita, attraverso operazioni contabili, dal Sistema bancario centrale, anche esso privato, che è ugualmente tecnicamente fallito nel vero senso della parola. Ma il fatto che le regole del gioco vengano continuamente e sempre più rapidamente modificate fa presagire che questa partita stia volgendo al termine.
 
Ma la scelta sarà inevitabile, anzi è già stata fatta forse proprio da noi stessi per superare anche questa difficoltà per potere, forse, diventare veramente Esseri Umani, degni di tale nome.
 
Arnaldo Spicacci Minervini
Settembre 2012

venerdì 21 giugno 2013

Perchè falliranno (nel tentativo disperato di preservare lo Status Quo)


Incontro persone che non si preoccupano minimamente di capire come stanno le cose, altre per un attimo hanno degli istanti di illuminazione e poi continuano a vivere come se niente fosse, altri ancora hanno fiducia nel Sistema e nei suoi rappresentanti (eletti o non eletti).
Siamo vittime di un inganno e su questo esiste già un precedente lavoro, oggi però mi rivolgo a coloro che hanno fiducia nel Sistema, coloro i quali dicono che solo le banche hanno soldi e che di crisi ce ne sono sempre state e che prima o poi tutto si aggiusterà.

Allora è vero che solo le banche hanno i soldi, ma è allo stesso tempo falso. Mi spiego meglio, ciò che chiamiamo danaro è “credito bancario” ovvero dei certificati virtuali che attestano che una persona ha ottenuto questi certificati (che noi utilizziamo per gli scambi come danaro) in cambio di adeguate garanzie. Questi certificati per essere emessi non hanno bisogno di depositi pre-esistenti. Basta solo che la persona (che si accinge a cadere nella spirale del debito) dia adeguate garanzie, le quali saranno aggredite dalla banche qualora il prestito non fosse ripagato. Ma la banca per “fare credito” non ha fatto alcuno sforzo, né si è privata di alcunché.

Quello che poche persone ancora com-prendono è che questo Sistema sul quale si basa la moderna “economia” cresce solo con la espansione della moneta debito che comporta un aumento costante ed inesorabile degli interessi passivi.

Tutti i vari salvataggi bancari, Statali e di aziendali sono tutti fatti a debito, anche minimo non importa, fatto sta che ad ogni salvataggio, ad ogni operazione di riacquisto di titoli di Stato da parte della Banche Centrali Private la massa del debito e degli interessi passivi aumenta. Quindi paradossalmente ogni tentativo di mettere a posto le cose peggiora la situazione perché aumentano le probabilità che un giorno, in un futuro sempre più vicino, scoppierà la attuale bolla del debito.

Sino ad allora continuerà inesorabilmente la crescita della disoccupazione, dei fallimenti aziendali e familiari. Come nel gioco del monopoli tutti i giocatori ovvero tutti i cittadini che svolgono lavori produttivi privati potrebbero perdere la partita pur facendo cose utili alla collettività. Si dice infatti che il gioco del Monopoli sia nato come una critica al Sistema, ovvero è stato un tentativo di fare capire alle persone il meccanismo perverso della moneta debito. Alla fine del gioco resta sempre un vincitore insieme alla banca. Una rappresentazione pratica del modello Darwiniano che la società moderna ha accettato ciecamente quale modello sociale: mors tua vita mea. Cosa peraltro non necessaria in una società civile, quale la nostra non è.

Quando scoppierà la bolla del debito potranno esserci conflitto tra Stati, ogni Stato non accetterà facilmente di essere al tavolo dei “perdenti” ed allora inizieranno barriere commerciali alla importazione od alla esportazione. All’interno della Nazione nasceranno conflitti sociali tra chi vive di rendita sociale (la famigerata pensione) e le classe lavoratrice insieme a quella disoccupata.

Possiamo ovviare a tutto questo iniziando a creare ed utilizzare strumenti di scambio locale, le cd. monete complementari. Chi fosse interessato all’argomento mi troverà sempre disponibile.

"Non si puo' risolvere un problema con lo stesso modo di pensare che ha creato il problema" (Albert Einstein)

"Non c'è modo di evitare il collasso finale di un boom indotto da un'espansione creditizia. La scelta è solo se la crisi debba avvenire prima come risultato dell'abbandono volontario di un'ulteriore espansione del debito o più tardi con la totale catastrofe del sistema monetario coinvolto" (Ludwig Von Mises, Azione Umana –Utet)

Arnaldo Spicacci Minervini

Giugno 2013

giovedì 20 giugno 2013

La Ripresa che non esiste (se non sui giornali)

Il Corriere annunciava ad Aprile:
Usa, la disoccupazione cala in aprile. Wall Street record oltre quota 15.000”.

Ciò che non dice è che il numero degli occupati  in america ha raggiunto il livello del 1979 (link) !

Dal 1983 è iniziata la più grande espansione economica generata da politiche di aumento del credito bancario senza precedenti nella storia.
 
Come disse Ludwig Von Mises: “Non c’è modo di evitare il collasso finale di un boom economico creato dalla espansione del credito. La alternativa è soltanto se la crisi debba arrivare prima, quale conseguenza di una volontaria rinuncia ad espandere ulteriormente il credito od invece più tardi quale catastrofe totale del sistema monetario coinvolto Azione Umana, 1949 e successive edizioni, UTET.
 
Allo stato attuale il Potere sta cercando disperatamente di preservare lo Status Quo tentando invano di continuare a salvare il sistema bancario. La disoccupazione è ai livelli di 30 anni fa in America, ma il collasso di cui parlava Mises è di ben maggiori proporzioni.
 
Auguri a tutti noi.
Arnaldo Spicacci Minervini

mercoledì 19 giugno 2013

Siete stanchi di essere presi in giro?

Giornali e televisione continuano a bombardarci con messaggi che additano le cause dei nostri problemi nell’eccesso di debito, nella evasione fiscale e negli sprechi, implicitamente assicurando che una volta risolti questi problemi tutto tornerà “come prima” o “meglio di prima” della “crisi”. Questo costituisce un tentativo di mantenere il controllo sociale distogliendo l’attenzione dalle vere cause di ciò che sta accadendo.

Mentre in una famiglia contenere gli sprechi e limitare il debito appaiono cose sacrosante, per uno Stato non è proprio così. Una famiglia ha risorse limitate che è bene utilizzare al meglio. Per uno stato la cosa è un po’ diversa, ma forse è meglio non affrontare adesso la questione perché è importante prima comprendere come stanno le cose. E’ sempre su discussioni secondarie e poco rilevanti che viene distolta l’attenzione del pubblico per non svelare il trucco del gioco di prestigio.
 
Giornali e televisione danno sempre per scontato che esista il danaro, sembra un argomento tanto ovvio che nessuno ne parla. Sembra che diminuendo il debito ci saranno più risorse che si libereranno magicamente da qualche parte.

L’idea generalizzata è che il danaro fluisca quasi come l’acqua sul nostro pianeta verde. L’acqua cade sotto forma di pioggia creando laghi, fiumi (che si riversano in mare) o creando ghiacciai. L’evaporazione poi trasforma l’acqua in vapore che si libererà nell’aria e verrà a condensarsi nell’atmosfera terrestre dando origine alle nuvole. Queste, a loro volta, libereranno l’acqua sotto forma di pioggia ed il ciclo si ripete daccapo.

Così l’idea del danaro nella nostra società. Il popolo paga le tasse, i proventi di queste vengono utilizzati per pagare i servizi dello Stato. I soldi verranno immessi nuovamente nell’economia generando attività economiche che daranno origine al reddito dei cittadini che poi verrà tassato ed il ciclo si ripete daccapo. Questa idea è completamente errata! Ed è ora che se ne inizi a parlare!
 
Il danaro della nostra società è un elemento altamente dinamico contro la presunta “staticità” che ci vogliono fare credere. Dinamico perché il danaro nasce, origina, viene ad esistenza in seguito ad un prestito. La Banca Centrale presta danaro contro una promessa da parte dello Stato di ripagare quel prestito con interessi. Ma se il danaro nasce in seguito ad un prestito, come sono generati i soldi per pagare gli interessi sul prestito? Tali soldi non ci sono ma possono essere “trovati” contraendo un nuovo prestito che metterà lo Stato in una condizione di perpetua schiavitù. Ed è quello che sta accadendo.

Alla luce di quanto esposto apparirà chiaro, adesso, come pure limitando le spese “inutili” la restituzione del prestito è impossibile, l’evasione fiscale è anche essa uno stratagemma creato per l’impossibilità di comprendere la truffa del danaro moderno che nascendo dal prestito deve essere restituito con interessi originando una vera e propria schiavitù monetaria. I soldi per i servizi vengono finanziati prevalentemente con nuovo debito, i proventi delle tasse servono per ripagare gli interessi passivi sul debito pubblico.

Ah, dimenticavo se il debito non continua a crescere esponenzialmente, questo collassa su sé stesso.  

Sul tema vedi: 


lunedì 17 giugno 2013

Vittime di un Inganno

Dal 1694 la Banca di Inghilterra fu autorizzata dal Re di allora a tenere presso di sé solo il 50% dei depositi. Prima di allora le banche dovevano avere tanti depositi pari alle ricevute di deposito circolanti. Ogni 1.000 depositate potevano circolare soltanto 1.000 certificati di deposito.
 
Con una riserva del 100% la banca, quindi, non poteva fare credito in alcun modo, riducendo la riserva dal 100% al 50% la banca fu autorizzata a creare nuove ricevute senza esserci dietro copertura alcuna. In pratica con depositi di valore pari a 1.000 la banca fu autorizzata a fare credito per altri 1.000, in maniera da avere sempre depositi pari a 1.000, ma ricevute di deposito pari a 1.000 e nuove ricevute di credito per altri 1000. Adesso circolano 2.000 ricevute bancarie ma in banca ne restano soltanto e sempre 1.000 di depositi reali. Una riserva del 50% appunto.
 
L’astuzia di questi signori fu di realizzare le ricevute di deposito, dietro cui c’erano i soldi depositati, e le ricevute di credito ovvero i certificati dei prestiti fatti a terzi, dietro garanzia di qualche genere, della stessa medesima fattura. In tal modo chiunque si trovava in possesso di una ricevuta bancaria poteva chiederne il pagamento in banca.
 
Il fatto ulteriore che questi prestiti venissero fatti ad interesse comportava che, per poter essere ripagati, occorreva contrarre ulteriori debiti.
 
Per tenere in piedi questo gioco di sedie musicali (quello nel quale per continuare a giocare occorre trovare una sedia su cui sedersi quando termina la musica, ed ad ogni giro vengono eliminate una o più sedie) è stato necessario portare la riserva obbligatoria dal 50% del 1694 allo 0-1% attuale in 300 anni.
 
Il che vuol dire che in 300 anni il Sistema Bancario si è molto rafforzato acquisendo sempre più di titoli di proprietà reali in cambio di credito. Oggi alcune banche sono proprietarie di immensi patrimoni, senza aver dato nulla di reale in cambio.
 
Ma quanto può durare ancora questo gioco? Se dividete 1.000 per 50% (1000:0,50) avrete 2000, se dividete 1.000 per 1% avrete 100.000, se lo dividete per zero avrete infinito. Vuol dire che teoricamente la banca può prestare, a chi lo desideri ed abbia le adeguate garanzie, dei multipli dei depositi che potrebbero raggiungere un valore infinito, tanto oggi l’uso del contante è ridotto all’osso e poche persone preferiscono il contante alla “comodità” della moneta elettronica. Nessuno quindi corre il rischio di accorgersi che i depositi di danaro non esistono, se non in minima percentuale.
 
Recentemente la Grecia ha deciso un taglio di 15.000 dipendenti pubblici per far fronte ai propri problemi del debito. Adesso i dipendenti pubblici di qualsiasi nazione svolgono per antonomasia una attività improduttiva, quindi se l’obiettivo fosse stato quello di tagliare i costi improduttivi occorrerebbe licenziare tutti i dipendenti pubblici. Ma non è questo il punto.
 
Il punto è che il debito con le banche non è ripagabile perché è frutto di un inganno. Hanno prestato dei soldi che non esistono e ne hanno rilasciato ricevute di credito dietro cui non c’erano depositi reali. Ma le ricevute di credito adesso sono diventate quasi la totalità delle ricevute che circolano e ci accorgiamo che i debiti pregressi non possono essere ripagati perché il meccanismo della creazione del debito è fermo. Un debito vecchio si può pagare soltanto con un debito nuovo (a fronte di ulteriori garanzie). Ma se non paghiamo il debito pregresso, questo continua a crescere grazie al fenomeno della crescita esponenziale.
 
15.000 persone oggi dovranno arrangiarsi e vivere fuori dal Sistema, ma quello che stiamo vivendo è un gioco di sedie musicali, chi ne resterà fuori affronterà tutte le difficoltà del caso, ma se sopravvivesse sarà ancora più forte, perché libero.
 
Sembra impensabile oggi vivere senza gas, elettricità etc etc. ma le difficoltà cui andiamo incontro non sono dovute ad una carenza di energia, petrolio, cibo, bensì soltanto ad una carenza di nuove ricevute di credito necessarie per ripagare dei debiti pregressi ed ad un debito che cresce inesorabilmente e non occorre arrivare a sperimentare tante difficoltà prima di ribellarsi.
 
Nel 1922 una serie di cittadine tedesche iniziarono a rifiutare il Reichsmark quale moneta ed iniziarono ad adottare strumenti di scambio locali. Ciò permise loro di sopravvivere alla iperinflazione del Reichsmark e di prosperare.
 
Ma per prosperare, oltre a ribellarsi, occorre anche fare qualcosa di utile, a noi, ai nostri simili della nostra Comunità. Non servono più lavori statali o parastatali, occorre invece svolgere una qualsiasi attività che porti concreto beneficio produttivo alle persone intorno a noi.
 
Come sempre ricordo che siamo già Sovrani, soltanto che dobbiamo esercitare la nostra Sovranità in maniera diversa da quanto siamo stati abituati.
“Potete ingannare tutti per qualche tempo, o alcuni per tutto il tempo, ma non potete ingannare tutti tutto il tempo” Abramo Lincoln

Arnaldo Spicacci Minervini
Aprile 2013